Carta blu UE, le istruzioni per gli ingressi di lavoratori altamente qualificati

Fornite le indicazioni operative agli Uffici territoriali e sulla procedura per la presentazione delle domande agli Sportelli Unici per l’Immigrazione (Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Ministero dell’interno, circolare congiunta 28 marzo 2024, n. 2829).

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero dell’interno, con la circolare in commento, hanno fornito le istruzioni operative agli uffici territoriali coinvolti nella gestione degli ingressi in Italia di cittadini extra-UE per motivi di lavoro altamente qualificato ed indicazioni sulla procedura da seguire per la presentazione delle domande agli sportelli unici per l’immigrazione da parte del datore di lavoro. 

La circolare in questione è volta all’applicazione delle novità introdotte dal D.Lgs. n. 152/2023 che, recependo la Direttiva (UE) 2021/1883 sulle condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini stranieri che intendano svolgere lavori altamente qualificati in uno Stato membro Ue (cosiddetta Carta blu UE) ha modificato l’articolo 27-quater del Testo Unico Immigrazione (D.Lgs. n. 286/98).

Le novità introdotte dal D.Lgs. n. 152/2023

Le principali novità previste dall’articolo 27-quater del Testo Unico, riguardano l’ampliamento della platea di lavoratori che potranno fare ingresso in Italia tramite questo canale (tra gli altri, gli stranieri che già soggiornano in Italia in qualità di lavoratori stagionali e i beneficiari di protezione internazionale) e i requisiti meno stringenti previsti sui titoli richiesti (non solo titolo di istruzione superiore di livello terziario, ma in alternativa, anche qualifica professionale superiore pertinente alla professione specificata nell’offerta di lavoro), la durata del contratto di lavoro e l’importo della retribuzione annuale lorda del contratto di lavoro applicato.

Sono inoltre previste modifiche alla procedura di rilascio di nulla osta, agevolazioni per il ricongiungimento familiare e per la mobilità lavorativa dei titolari di carte blu rilasciate da altri stati UE, nonché forme di rafforzamento per l’impiego e il reimpiego di titolari di Carta blu UE, che possono esercitare attività di lavoro autonomo in parallelo ad attività subordinata qualificata e cercare un nuovo impiego in caso di disoccupazione.